In occasione delle celebrazioni per il 60° anniversario delle relazioni diplomatiche tra la Svizzera e la Corea del Sud, questo libro, catalogo dell'omonima mostra alla Fondation Baur di Ginevra, in versione bilingue francese ed inglese, offre una visione unica del lavoro di due artisti coreani contemporanei, Ji-Young Demol Park e Lee Lee Nam, e della loro rappresentazione del paesaggio, in particolare della montagna. L'evocazione della natura si snoda attraverso i legami intessuti nei secoli tra culture e oggetti, materiali, colori e motivi. Ceramiche decorate color giada e pino, linee d'orizzonte azzurrate con ossido di cobalto, porcellane con rivestimenti bianchi come la neve o la luna, riecheggiano nell'opera dei due artisti, i cui sguardi si incrociano e si riflettono nei paesaggi del grande pittore Jeong Seon (1676-1759). Ma ciò che unisce le montagne bagnate dall'inchiostro di Ji-Young Demol Park e i paesaggi virtuali di Lee Lee Nam, nonostante le loro differenze, è sia l'originalità del loro rapporto con questo patrimonio sia la forza dei rispettivi universi, orientati verso un certo reincanto della natura. Come Jeong Seon, il pittore delle "vedute autentiche" e delle Montagne di Diamante, i due artisti si interrogano e combinano costantemente un vasto corpus artistico che si estende ben oltre la loro Corea natale, trasformando la loro interpretazione delle montagne in un mezzo di meditazione, un legame rivelatore con la bellezza del mondo, passato e presente.