Quando ci si pensa persi, lo spazio è privo di forme e le contiene tutte allo stesso tempo. Si vaga cercando il vagare stesso. Quando, invece, si cerca l'origine di quella perdita, allora la prima assenza della propria vita diventa la traccia da cui partire, da ritrovare. La signora Eco è la musa di ogni alterità svanita, è la voce che non possiamo imitare. Ma, perché almeno una parola sia sincera, il sé deve dirsi i suoi segreti, l'altrove non deve essere controllato, le paure devono essere cantate nel ritmo dei loro brividi.