Mezzo secolo di viaggi sulle strade dei Balcani occidentali, in un mosaico di ricordi, incontri, istantanee di un mondo che si trasforma, che cambia pelle e nome. Dal 1957 Giacomo Scotti è tornato a più riprese in quelle terre, ne ha percorso quasi tutte le regioni muovendosi in treno, in aereo, in nave, salendo su auto e pullman, su biciclette e funivie, perfino in autostop. Un inquieto e avventuroso girovagare che allarga i confini dello spazio e del tempo, riallacciando due epoche divise da un anno: il 1991, l'anno in cui la Jugoslavia viene cancellata dalle carte geografiche, sbriciolata in stati e staterelli. Quella terra e la gente che la abitava hanno perso il loro nome, ma conservano ancora la loro bellezza, il folklore, i segreti e le tradizioni. Giacomo Scotti riprende i fili di questo mondo che non c'è più, o che semplicemente continua a vivere in un'altra forma, li riannoda e li cuce insieme in questo libro che è un po' diario, un po' mappa di un viaggio tutto da leggere. E da vivere.