Un enigmatico finanziere, del cui patrimonio non si conosce l'origine, e un regista ebreo da anni inattivo si incontrano in un luogo imprecisato, a metà tra un hangar e un mattatoio, per discutere di un progetto comune: mettere in scena Il mercante dì Venezia. In comune hanno un'ossessione: Shylock, uno dei grandi personaggi shakespeariani. Mentre scorrono le scene delle prove e gli esilaranti paradossi del Mercante di Venezia, immaginato dal regista con una strana compagnia tragicomica, si delinea una partita sottile e inquietante in cui entrambi i personaggi vogliono cambiare a loro modo il finale di Shakespeare. Un teatro nel teatro in cui regista e impresario si alternano a interpretare la parte di Shylock e ognuno vede messa in discussione la propria identità. Il tutto in un avvincente collage che, sul tema del denaro e dell'arte, intreccia le parole di Shakespeare con i testi della cultura ebraica e quelli dell'odierna cultura pop.