Piste per le biglie disegnate intorno a corpi di bimbi naufragati; panchine tinte di rosso con il sangue delle vittime; fidanzate fatte a pezzi e chissà quanto costa un congelatore; in crociera chiedendo un passaggio a una carretta del mare; Gender Fluid è una pomata; gli aiuti umanitari sterminano la mia famiglia e ho cibo in quantità... Questo e tanto altro è "Sfatti di cronaca", 35 racconti che nascono dalla quotidianità, dagli psicodrammi di tutti i giorni, dalle notizie, quelle che parlano di guerre, di migranti, di violenza di genere, di diritti violati, quelle che poi si scrive sui social il proprio pensiero, la propria opinione, e si aggiungono commenti, e poi ancora commenti ai commenti, e magari anche un po' di insulti, per poi postare il proprio selfie scattato in montagna, o al mare, o un bel Tik Tok per far vedere quanto si è bravi a ballare... Ma il fatto è che io non sono molto bravo a ballare e in più sono molto permaloso e le critiche e gli insulti proprio non li sopporto, e allora, quando leggo una notizia, anziché scrivere sui social, scrivo racconti, racconti per sviscerare, irridere, scherzare, giocare con il fuoco, fare male, sdrammatizzare e drammatizzare.