Le "Sette leggende" nascono come parodia di quelle cattolicheggianti esaltanti l'ascesa, il sacrificio, la tortura - di un fanatico pastore protestante, Theobul Kosegarten: conversioni che agiscono all'incontrario, la Vergine che mette in atto astuzie e travestimenti per aiutare le sue protette a realizzare l'unione con l'amato, diavoli che si trasformano in ninfe, un paradiso in cui risuona il rimpianto per la perduta felicità terrena, madonne che scendono dagli altari, si travestono da cavalieri e combattono contro il diavolo. Gravata al suo apparire dal sospetto di iconoclastia e irriverente spirito antireligioso, la raccolta è invece la descrizione di un mondo metamorfico e gentile sottratto alle leggi della necessità.