Il libro, a carattere autobiografico, racconta i "primi settanta anni" dell'autrice, anni davvero fantastici per il modo in cui sono stati vissuti, con sguardo incantato e stupito nell'osservare gli avvenimenti, per l'entusiasmo profuso nei rapporti umani, e nel saper "buttare il cuore" al di là di ogni ostacolo con coraggio. Lo scorrere fluido delle pagine consente al lettore di cogliere la sensazione di rivivere le stesse emozioni della autrice, di assaporare e gustare i piatti dei pranzi familiari, di essere lì con lei, con il suo stupore a scoprire qualcosa di bello in ogni incontro, in ogni situazione, trovando il "bello" sempre, anche nel dolore, nella difficoltà, nella criticità della vita, affrontata a testa alta, con spavalderia, in una perenne ricerca di verità e giustizia. Il libro traccia una esperienza esistenziale importante quale esempio per affrontare la vita con gioia e serenità, vivere l'amicizia come dono, l'educazione degli allievi come amore e aiuto per chi cresce, aiuto non solo tecnico e professionale, ma anche guida spirituale in cui l'autrice, si immedesima nella duplice fisionomia di insegnante-madre, dedita soprattutto ai meno fortunati nella vita.