Le donne sono state presenti nel movimento del '68 con una forte soggettività e con azioni politiche creative rimaste quasi del tutto sconosciute. La loro lotta coraggiosa - nelle Università, nelle scuole, nei quartieri popolari, nei manicomi, davanti alle fabbriche, dentro le famiglie, nei rapporti sessuali, con la sperimentazione di nuove forme di convivenza e di relazioni, con il rifiuto dei ruoli di genere tradizionali - ha rappresentato il passo necessario per la successiva deflagrazione del femminismo e la strada verso le più importanti trasformazioni della cultura italiana e delle sue istituzioni. Le autrici, ragazze di ieri, che hanno successivamente intrapreso le più diverse professioni, raccontano in modo appassionato, con una varietà di punti di vista e di esperienze, quel periodo di intreccio straordinario tra politico e personale, spirito critico, gioco, fantasia al potere, lotta alle discriminazioni e pratica di uguaglianza sociale e solidarietà, che appare ormai sempre più sottile e lacerata. Le giovani donne, insieme a tutti coloro che oggi aspirano a nuove forme di responsabilità, di partecipazione e di democrazia diretta, possono trovare in questo libro forti risonanze attraverso il racconto a più voci di quella straordinaria stagione di rivolta, che offre ancora spunti di riflessione sul presente.