Le immancabili Gitanes, le banconote bruciate, l'oltraggio alla Marsigliese, l'alcool, le notti che non finiscono nemmeno alle prime luci dell'alba, la capacità incontenibile di dire e di fare sempre ciò che non si dovrebbe dire e che non si dovrebbe fare. Serge Gainsbourg è stato un «cattivo maestro», un esempio da non seguire, uno dei più celebri «maudit» della storia della musica e più in generale della cultura francese ed europea. E anche un'icona, insieme alla sua Jane Birkin, della ribellione e dell'essere controcorrente. Ma «l'uomo dalla testa di cavolo» è stato anche e prima di tutto uno dei più grandi geni musicali di tutti i tempi, un artista capace di anticipare con la sua meravigliosa musica e la sua inarrivabile poetica tutto ciò che è venuto dopo di lui e di creare sempre qualcosa di indimenticabile.