A distanza di vent'anni dalla prima monografia dedicata all'artista, ecco un'appassionante ricostruzione della complessa carriera pittorica e illustrativa di Serafino Macchiati (Camerino, 17 gennaio 1861 - Parigi, 11 dicembre 1916), che chiarisce per la prima volta, sulla base di una serrata indagine dell'epistolario intercorso tra l'artista marchigiano e il suo mentore Vittore Grubicy de Dragon, certi intimi e misteriosi dettagli biografici riguardanti tanto la primissima formazione sotto gli auspici di alcuni dei più prestigiosi protagonisti dell'Ottocento Italiano, in particolare Antonio Mancini, quanto il formidabile successo attinto successivamente a Parigi, in qualità di illustratore dei romanzi editi da Pierre Lafitte e Alphonse Lemerre. Tra le novità storiografiche più sensazionali di tale ricostruzione domina l'incursione nel terreno dell'orrore e del paranormale, affrontata dall'artista all'epoca della collaborazione con la rivista "Je sais tout", i cui vertici espressivi coincidono con le illustrazioni ideate per il romanzo di Jules Claretie, Moi et l'Autre.