Oggi, pur sapendo che la "complessità" è senza dubbio il paradigma della realtà in cui viviamo, quale significato e spazio ha la "semplicità" in architettura? Questa è la domanda di fondo cui l'autore intende dare risposta. In controtendenza a molta della narrazione attorno all'architettura che segue la logica della contrapposizione tra complessità e semplicità, come fossero i due terminali di un'ipotetica oscillazione del gusto o dell'alternarsi delle mode, il libro propone una lettura incrociata, un viaggio alla ricerca delle caratteristiche e del ruolo della semplicità nell'epoca della complessità, dei luoghi in cui appare, delle modalità con cui si manifesta, dei motivi per cui si persegue. Lo sguardo spazia su molteplici piani d'indagine: da quello figurativo a quello metodologico, da quello tecnico a quello teorico, senza dimenticare le influenze che su questo tema provengono dall'arte, dalla filosofia e dalla scienza.