"Seizeronove" nasce da un laboratorio di lettura e scrittura creativa, "Lupus in Fabula", tenuto nel Carcere di Napoli Secondigliano da un gruppo di volontarie e da uno psichiatra, con venti detenuti responsabili di reati sessuali. Dopo la lettura collettiva de "Il Visconte dimezzato" di Italo Calvino si è lavorato sul testo e sui suoi personaggi, utilizzando i meccanismi della creatività, della riflessione, dello psicodramma e della scrittura. Da qui l'elaborazione di una storia, prima individuale poi comune, che inevitabilmente rappresenta anche le proprie condizioni, con lo scopo di acquisire una consapevolezza che non nega e non giustifica, non è complice e non è accusatore, ma aiuta a comprendere.