In questo graphic novel vignetta dopo vignetta, tavola dopo tavola, dalle prime associazioni di età romana si passa alle confraternite e alle corporazioni medievali, fino ad arrivare alle ottocentesche società di mutuo soccorso, luminosa risposta alle condizioni di degrado morale e materiale imposte alle masse lavoratrici dall'incedere dell'età industriale. Il titolo dell'opera nasce dal fondamento stesso dell'avventura cooperativa, espresso nell'antico e immortale proverbio "l'unione fa la forza", il cui contrario è quel "se divisi siam canaglia" che il socialista riformista Filippo Turati aveva inserito come monito tra le strofe dell'Inno dei lavoratori. Perché la storia della solidarietà, del suo organizzarsi in forme associative sempre più ampie e articolate è una storia di fatica e sudore, rivolta all'affermazione di diritti che oggi ci appaiono acquisiti, ma che fino a poco più di un secolo fa non lo erano affatto, e per questo merita di essere raccontata. Il modello cooperativo non si sostanzia però nel puro altruismo, quanto nel punto di incontro e di equilibrio tra interesse personale e interesse collettivo. Il risultato non è solo il vantaggio materiale che quel modello è in grado di dispensare a tutti e a ciascuno ma anche, e forse ancor di più, la consapevolezza che spinge ognuno di noi ad andare incontro all'altro, valutandolo come risorsa e non come minaccia. Una visione di cui oggi più che mai c'è bisogno e che, attraverso lo strumento del fumetto, ci si augura possa trovare una facile divulgazione.