L'opera di Christa Wolf (1929-2011) può essere vista come una grande operazione di recupero della memoria storica, culturale e personale. Da una parte, ripercorre le tappe fondamentali della storia contemporanea tedesca, dalla Seconda Guerra Mondiale all'esperienza della DDR fino alla riunificazione e alla disfatta del progetto socialista. Dall'altra, ricostruisce l'identità culturale presente, collettiva e individuale, tramite la rilettura e riscrittura dell'antico - della mitologia greca e del Romanticismo tedesco. Ci restituisce così una visione della cultura e dell'identità come dimensioni dinamiche e multiformi, che possono definirsi solo attraverso il confronto con l'altro, il diverso, il rimosso. È da questa suggestione che si sviluppano i percorsi di lettura contenuti nel presente volume, nuove chiavi interpretative per comprendere la scrittura di quella che è considerata la massima rappresentante della letteratura tedesco-orientale. Con i testi di Ulrike Böhmel Fichera, Rita Calabrese, Anna Chiarloni, Gaia D'Elia, Antonella Gargano, Annett Gröschner, Gabriele Guerra, Giulia Iannucci, Daniela Padularosa, Massimo Palma, Paola Paumgardhen, Anita Raja.