Le riflessioni proposte nel volume considerano la scrittura un processo artificiale complesso, composito, multiforme. In quanto tecnologia, gli strumenti, i supporti, le funzioni della scrittura cambiano nel tempo e nello spazio: storia e antropologia ne rivelano ricchezza, varietà, potenzialità. Adottata questa visione, il testo si interroga sul perché della tradizione didattica della scrittura a scuola, caratterizzata dall'uniformità delle pratiche con penna e quaderno e con limitati e specifici ricorsi ad altri strumenti. In questo processo, la riflessione di Montessori sul "meccanismo della scrittura", connessa alle suggestioni delle "favole cosmiche", centra sulla mano l'esperienza corporea, sensoriale e motoria, del gesto di scrittura. La diversa didattica delineata nel testo offre alla mano del bambino che di-segna scrittura la varietà e la bellezza dei segni su supporti e con strumenti diversi, la calligrafia come arte, la grafica come pratica necessaria; al tempo stesso il piacere e l'interesse di scrivere testi reali e sempre perfettibili utilizzando strumenti digitali leggeri e condivisibili insieme a quadernini, taccuini, diari, intimi, personali, magari segreti. Contributi di: Rosanna Cofone, Filippo Sapuppo, Maria Ilenia Virzì.