Il volume abbraccia il periodo che segue la fine della guerra di Crimea e precede lo scoppio della guerra italiana del 1859. Raccoglie per lo più articoli destinati a giornali - principalmente la "New-York Daily Tribune" - che niente avevano a che fare col movimento rivoluzionario, lavori cui Marx (con l'infaticabile collaborazione di Engels) si sottopose per mere esigenze economiche, quelle di esiliato a Londra con la conseguente miseria che dovette condividere con la sua famiglia. È un arco di tempo denso di avvenimenti internazionali fra cui spicca la crisi economica del 1857-58, premessa dei grandi eventi che inaugurarono gli anni '60: l'unità italiana, l'emancipazione dei servi della gleba in Russia, la Guerra civile americana e il nuovo fermento operaio che portò alla fondazione della Prima Internazionale nel 1864. Gli scritti rappresentano quindi una cronaca dettagliata dell'evoluzione di un triennio di "crisi mondiale", non solo e non semplicemente nella sua dimensione economica, ma in quella più vasta e più completa, più ricca e più vera di crisi che si manifesta come "combinazione multiforme di tensioni" economiche, sociali, politiche, diplomatiche e militari.