Il rapporto tra le scienze dei linguaggi (linguistica, sociolinguistica, psicolinguistica, psicoanalisi, logica, semiotica, filosofia dei linguaggi) e i linguaggi delle scienze (fisico-naturali e umane) è stato sempre, e oggi ancora di più, molto stretto. Qui ci interessa particolarmente la mutuazione dei linguaggi, degli approcci, dei metodi e delle categorie delle prime da parte delle seconde e viceversa. Possiamo indicare, a titolo di esempio, l'impiego del linguaggio della biologia nella semiotica (da parte di Charles Morris) e, viceversa, del linguaggio della semiotica nella biologia (biosemiotica); l'assunzione del linguaggio della fisica nel neopositivismo, o "empirismo logico" (Circolo di Vienna, "Scienze unificate" di Chicago); del linguaggio dell'economia (marginalismo, scuola di Losanna) nella linguistica da parte di Saussure; del paradigma della fonologia nell'antropologia culturale da parte di Claude Lévi-Strauss. Attraverso il contributo di studiosi di discipline e di indirizzi diversi ci proponiamo di riflettere, anche in funzione di nuove possibilità di collaborazione, sul dialogo interdisciplinare con particolare riferimento alle interferenze e mutuazioni linguistiche (dalla "Presentazione").