L'obiettivo principale che si è proposto l'Autore in questo saggio è quello di offrire al lettore una panoramica snella, ma non superficiale, su quello che è lo stato dell'arte della morale applicata alla ricerca scientifica soprattutto evidenziando il prezioso contributo della morale cristiana nell'ambito scientifico, nonostante essa continui ad essere considerata una scomoda intrusa. Dopo una sintetica presentazione dell'evoluzione del pensiero filosofico, nei suoi aspetti inerenti all'agire scientifico a decorrere dal XVI secolo, affronta direttamente e compiutamente l'argomento con un'analisi approfondita del "leit-motiv" della scienza attuale, in particolare focalizzandosi sulla figura dello scienziato in ordine alla sua personalità e profilo morale, connessi agli aspetti etici della ricerca scientifica maggiormente condivisi. In conclusione, e centrando il cuore della questione, ha colto nel concetto di bene comune la struttura portante di una visione etica dell'agire umano nell'ambito della ricerca e della tecnologia.