Con uno stile esuberante, Manuel DeLanda si avventura negli interstizi di un pensiero monumentale ma spesso frainteso, quello di Gilles Deleuze, con il proposito di presentare il lavoro del grande filosofo francese da un punto di vista non semplicemente ricostruttivo, ma concettuale e analitico. DeLanda insegue Deleuze nei luoghi più intimi e fondamentali della sua filosofia, andando a cercare, braccare e portare alle estreme conseguenze l'ontologia latente dietro ai suoi concetti. Il risultato è un Deleuze inedito, capace di dialogare con le scienze contemporanee e, in particolare, con la matematica e la fisica dei modelli complessi. Un Deleuze che non è più un semplice pensatore, ma un insieme di strumenti concettuali che possono essere utilizzati da scienziati e filosofi per articolare, costruire e rappresentare il mondo mutevole che ci circonda.