Quali sono i confini della conoscenza umana? È possibile per l'uomo conoscere Dio? In che modo l'uomo conosce il mondo? Nel pensiero medievale, le risposte a questi interrogativi s'inseriscono in un orizzonte concettuale caratterizzato da un'ontologia fondata sulla creazione divina e da una gnoseologia articolata, nel1a quale la mente umana non è l'unico soggetto conoscente possibile. La ricerca di Dio è un tratto distintivo della condizione dell'uomo sulla terra, un'aspirazione naturale e legittima verso il compimento del destino del genere umano, previsto fin dalla creazione. La conoscenza di Dio non potrà avvenire attraverso le vie riferite all'ambito dell'esperibile attraverso i sensi. L'aver posto nell'intelletto, la parte eccelsa dell'anima, la presenza di Dio, rende tuttavia lecita la ricerca. Intorno all'intelletto ruota così la parte più significativa della vicenda umana, il possibile nesso tra conoscere le cose e conoscere Dio. A questi argomenti sono dedicati i saggi raccolti in questo volume.