Nel popolo Inca viveva un grande Re, conosciuto da tutti, che si chiamava Aya. Alla sua morte, al momento del seppellimento, i suoi famigliari, per ricordarsi dove stava la testa e dove stavano le mani, decisero di piantare due rami diversi, alle due estremità. Un anno dopo, i parenti tornarono per far visita al defunto e videro che i due rami erano germogliati. La pianta cresciuta dalla testa venne chiamata huasca di Aya ovvero "liana del morto" e l'altra, cresciuta dalle mani, venne chiamata Chacruna, cioè "moglie aiutante di Ayahuasca". Il figlio del Re, da lì a poco, ricevette in sogno un messaggio da parte del padre, che gli consigliava di cucinare le due piante. Prima cucinò l'Ayahuasca ma non successe niente, poi cucinò la Chacruna, ma di nuovo non successe niente, a quel punto capì che doveva cucinarle insieme. Grazie al sogno e alla sua intuizione preparò una bevanda che, dalla notte dei tempi, ci porta la visione e dona guarigione e purificazione alle nostre vite.