Fra il 1954 e il 1961, quando si era ormai stabilmente trasferito dal Friuli a Roma, Pier Paolo Pasolini collaborò alla sceneggiatura di molti film; lavorò cosi con registi come Mario Soldati, Federico Fellini e Mauro Bolognini, prendendo parte a importanti successi di critica e pubblico, da "Le notti di Cabiria" a "La dolce vita", da "Marisa la civetta" a "La notte brava", dal "Bell'Antonio" a "La giornata balorda". Il libro ricostruisce la storia ed il contesto della sua prolifica attività di scrittore per il grande schermo, ricorrendo a nuovi documenti e a testimonianze dirette: è cosi offerto, per la prima volta, un ritratto organico del "Pasolini cinematografaro" prima del suo debutto alla regia con il controverso trionfo di "Accattone". Il volume, inoltre, individua un inedito del letterato, il trattamento originale per "Giovani mariti", richiestogli nel 1957 da Bolognini e dal produttore Emanuele Cassuto. Per il film Pasolini vinse un premio speciale al Festival di Cannes, ma solo oggi, grazie alla sintesi poetica testimoniata dall'autografo conservato a Firenze, l'opera può essere reinserita nel suo percorso creativo negli anni compresi tra la pubblicazione di "Ragazzi di vita" e l'uscita di "Una vita violenta".