Il libro raccoglie cinque testi teatrali scritti pensando a un luogo, alla sua storia e alle sue leggende: Belfort, l'antico nome di un borgo in Valchiavenna, al confine fra Italia e Svizzera, che oggi si chiama Piuro (il "Paese del pianto"), raso al suolo da un'enorme frana nel 1618, la cui eco pervase l'Europa intera tanto da far guadagnare al paese l'appellativo di "Pompei delle Alpi". Oggi con Belfort si indica un sito archeologico, al limitare di una vasta piana: a scavare fra i resti del disastro e a riscoprire una civiltà sepolta pensa da decenni l'Associazione Italo-Svizzera per gli Scavi di Piuro, punto di riferimento storico e culturale di una comunità impegnata nella ricerca delle proprie radici e che si è fatta committente dei copioni qui raccolti, ognuno dei quali è stato allestito e rappresentato proprio a Belfort dalla Compagnia teatrale I guitti, per la regia dell'autore. La definizione di "scenari" non vuole qualificarli come semplici canovacci all'uso antico, bensì come tracce drammatiche che hanno trovato compimento in una peculiare cornice naturale e performativa. Se essi potranno trovare anche altrove e diversamente la via della scena, sarà il tempo a dirlo.