Fra il 2012 e il 2016 è stata riportata in luce a Suasa, municipio romano nell'entroterra di Senigallia oggetto di ricerche da parte dell'Università di Bologna da oltre trent'anni, una necropoli che si va ad aggiungere alle altre tre già note e che trae il nome dalla sua posizione rispetto all'abitato. Il suo lungo utilizzo, protratto per almeno sei secoli tra l'età repubblicana e la piena età imperiale, e la sua collocazione topografica a cavallo di uno degli assi generatori della città, rendono questo contesto particolarmente significativo. Lo studio della Necropoli Orientale di Suasa è stato occasione di confronto tra studiosi con competenze diverse, che spaziano dall'archeologia, all'antropologia e all'archeozoologia, sino alle analisi paeloambientali, aggiungendo un tassello importante alla ricostruzione del paesaggio funerario. Grazie a questo approccio integrato è stato possibile ricostruire i gesti e la fisionomia di una comunità romana dell'area medio-adriatica.