Realizzato grazie alla stretta collaborazione di diversi autori, il volume offre una nuova edizione commentata delle Satire di Ludovico Ariosto. Testo capitale del Rinascimento italiano, avviate nel 1517, all'in-domani del primo Furioso, le Satire rappresentano uno straordinario esperimento di ripresa della tradizione classica, anzitutto di Orazio, e insieme di intreccio di quelle memorie con il contesto dell'Italia contemporanea, tra la Ferrara degli Este e la Roma dei papi Medici. Nell'opera Ariosto sperimenta una nuova voce d'autore, con bruschi cambi di tono tra le filigrane letterarie e i particolari di gusto realistico, e orchestra un gioco ambiguo di autorappresentazione e di ironia entro un macrotesto ancora difficile da leggere, soggetto a diverse interpretazioni. Per dare conto di questa ricchezza di elementi, si è deciso di affidare ciascuna satira alla presentazione e al commento di uno studioso diverso, aggiungendo saggi di taglio trasversale sulla tradizione del testo e su alcuni elementi qualificanti dell'opera (i precedenti classici e quelli quattrocenteschi, la lingua e lo stile). Ne risulta una lettura a più voci e a più livelli, tesa a cogliere la complessa stratificazione del capolavoro ariostesco.