Il paesaggio è parte della nostra esperienza quotidiana e noi siamo parte di esso. Dall'infanzia alla vecchiaia lo percepiamo quotidianamente: in esso si intrecciano le nostre relazioni e i nostri destini, ma spesso non siamo in grado di leggerlo ed interpretarlo. Gli "addetti ai lavori", data la sua complessità, lo affrontano con strumenti prevalentemente settoriali. Questo libro, il cui titolo parafrasa i due celebri testi di Bruno Zevi "Saper vedere l'Architettura" (1948) e "Saper vedere l'Urbanistica" (1961), tratta in termini accessibili il tema del paesaggio, articolato in elementi costitutivi, utilizzando diverse categorie di lettura e il contributo di differenti approcci disciplinari, privilegiando sempre la dimensione percettiva, morfologica, spaziale e architettonica. Vengono prese in considerazione le complesse relazioni tra uomo e ambiente terrestre: gli aspetti psicologici dell'esperienza del paesaggio, i presupposti filosofici, i contenuti storici, i valori artistici, la ricchezza espressiva della natura, i diversi livelli di analisi, pianificazione, progetto e gestione. Si tratta di un manuale rivolto agli studenti di architettura e pianificazione, scienze agrarie e ambientali, beni culturali e discipline umanistiche, ma anche a pubblici amministratori e a quanti hanno a cuore i destini del Bel Paese che è stata l'Italia.