Un giovane pellegrino in marcia verso una città cara non solo alla cristianità, ma al mondo intero. Situata ai confini del mondo antico, nel Finisterre occidentale, Santiago de Compostela è infatti diventata patrimonio dell'umanità e delle culture che lì s'incontrano. Secondo la tradizione, nella maestosa cattedrale, riposano le spoglie di san Giacomo Zebedeo, detto il Maggiore, che fu tra gli apostoli più intimi di Gesù. Scandito in 30 giorni, il diario di viaggio racconta la fatica, le sensazioni e le emozioni di chi non ha voluto praticare del semplice turismo religioso, ma lasciarsi scavare dal cammino, fino alle profondità del cuore, in cerca dell'autentica felicità. Il viaggio a piedi a Compostela diventa così una metafora della vita: un sentiero dove ognuno ha il proprio ritmo, i propri ideali, i propri sogni da inseguire. Per chi è già stato a Santiago, sarà facile individuare i singoli luoghi: la narrazione segue infatti le tappe del classico "itinerario francese". Ma questo è anche un libro per chi non ha ancora compiuto il Cammino e, mettendo in conto di preparare presto lo zaino, vuole pregustarne la poesia, il rischio, la sfida.