La Badia di San Salvatore a Settimo è stata una delle più importanti abbazie del territorio fiorentino, e conserva ancora oggi le tracce architettoniche del suo grande passato. Gestita da Benedettini e Cistercensi, ha visto il passaggio di importanti personaggi della storia ecclesiastica come San Giovanni Gualberto e Pietro Igneo. Oggi circondata dall'area industriale di Scandicci e spesso esclusa dagli intinerari turistici, la Badia rappresenta un microcosmo di sicuro interesse archeologico; le sue origini si installano infatti nell'antica centuriazione romana, ancora riconoscibile nel tessuto viario della zona. In San Salvatore a Settimo - evoluzione dell'Abbazia, l'autore procede nell'analisi delle strutture architettoniche del complesso avvalendosi di ricostruzioni grafiche e modellistiche, e proponendo alcune interessanti ipotesi su quello che poteva essere l'aspetto dell'abbazia in epoca medievale.