Un'azienda che sta andando alla rovina nel disinteresse di clienti e concorrenti, un sindacato corporativo, in proprio, con la prosopopea di difendere interessi sociali che in realtà non capisce più. Quattromila lavoratori che vedono da un giorno all'altro oscurarsi il cielo, in un Paese come il nostro in cui, a chi è disoccupato, viene rubato il futuro. E un "tagliatore di teste" di professione che, a dispetto di quel che si dice della sua categoria, dimostra di "avere un cuore". Di considerare cioè un'azienda come un insieme di esseri umani, che va salvato come si salva la vita di un essere umano quando questi si ammala. Questa è la storia di Salvate Anna. Un romanzo-verità, in cui tutti i protagonisti, a partire dal narratore Enzo De Fusco, un prestigioso consulente del lavoro, sono rigorosamente reali e hanno vissuto in prima persona le vicende. Attorno al destino della Externet, azienda sull'orlo del fallimento, prende vita un balletto che inaspettatamente ribalta le sorti già scritte. Accadrà grazie a una serie di convergenze straordinarie tra meriti, responsabilità, competenze e una dose inaspettata di sentimenti e di emozioni: cose che, nel caso delle imprese, sono sempre una scoperta destinata a sollevare sorpresa, così come sorprendente sarà il finale di questo romanzo.