Il benessere sociale, familiare e personale risultano essere il miglior antidoto ad ammalarsi ed il miglior strumento per potersi curare con consapevolezza. In Europa si progetta "la società della conoscenza", basata, però, su strumenti ed informazioni tecnologiche. C'è da chiedersi quale possa essere il posto riservato al soggetto. Il dibattito insolito ed avvincente che si propone vuole analizzare lo scenario possibile del riscatto del soggetto, con il valore della sua cultura, in un sistema che impone standard e controlli, dimenticando, a volte, i principi che li ispirano. I costi del sistema sanitario dipendono in gran parte dalla capacità di gestire l'incontro tra chi domanda e chi risponde in modo che ogni soggetto, uno per uno, possa testimoniare la responsabilità sulla propria vita. Delegare completamente al discorso medico o alla tecnologia dei sistemi sanitari non è più efficace. Forse la poesia ed un po' di buona cultura sono ancora salutari ai cittadini ed a chi si occupa di salute.