''L'aria si riempie dell'odore pungente dell'incenso, il paese diventa utero di un popolo che ha bisogno di santi a cui rivolgersi e voti da stringere...'' Un racconto intenso narrato da una bambina. I suoi occhi accolgono differenze culturali che riesce a comprendere solo attraverso le parole degli adulti. La sua vita errante, la sua casa mai fissa, la fierezza dell'appartenenza, l'essere figlia del vento... "...ho visto carri bardati, capelli raccolti, mantelli, gioielli, campane, bastoni fioriti, candele al cielo e cavalieri. Ho visto corpi abbondanti in olii profumati, ho visto preghiere sussurrate e lacrime chiassose. Ho visto canti, voce alta e passi festosi. Ho visto l'appartenenza, la tradizione, la purificazione con l'acqua, ho visto chitarre, violini e nastri sgargianti."