"Un buon cortigiano non deve mai avere un opinione personale, ma solamente quella del padrone o del ministro... Un buon cortigiano non deve mai avere ragione, non è in nessun caso autorizzato ad essere più brillante del suo padrone... deve tenere ben presente che il Sovrano e più in generale l'uomo che sta al comando non ha mai torto. [...] La nobile arte del cortigiano, l'oggetto essenziale della sua cura, consiste nel tenersi informato sulle passioni e i vizi del padrone... Gli piacciono le donne? Bisogna procurargliene. E devoto? Bisogna diventarlo o fare l'ipocrita. È di temperamento ombroso? Bisogna instillargli sospetti riguardo a tutti coloro che lo circondano."