Giuseppe Gigliozzi uno dei primi studiosi di Informatica umanistica in Italia ha prodotto, nel corso di vent'anni di ricerca, un vasto numero di studi e interventi a convegni, fino ad oggi dispersi. Il volume intende ricostruire il panorama delle riflessioni teoriche dell'autore sull'uso del computer nelle scienze umane e, in particolare, nella critica letteraria: la creazione di biblioteche e archivi digitali, i problemi connessi all'edizione elettronica di un'opera letteraria, le potenzialità dei linguaggi di marcatura dichiarativi, le metodologie di codifica, gli ipertesti critici e gli ipertesti creativi.