"Simone, rappresentante di una grossa ditta farmaceutica, a quattro anni dalla pensione, riceve la disdetta, come era successo altre volte, si mette alla ricerca di altre soluzioni lavorative. A differenza del passato però, il mondo gli gira le spalle e lui si ritrova giorno dopo giorno a corto di energie e sempre più solo. Decide di dare una svolta, chiedendo aiuto ai suoi affetti più cari, mettendosi in marcia con l'intento di guarire le sue profonde ferite esistenziali. Tra questa umanità è sopratutto il mondo femminile che è decisivo e con il quale si rende conto di avere i registri giusti per entrarci in contatto più profondamente. Gli incontri, le storie, si susseguono a ritmo serrato perché lui permette alla vita di entrargli dentro con spietatezza reagendo con grande ironia e sarcasmo. Le persone che ha frequentato, i libri che ha letto, i film che ha visto si trasformano in Virgilio e lo accompagnano in un girone dantesco che gli restituirà la voglia di continuare a credere nella vita. Al termine del romanzo si chiarirà il titolo e si capirà che per Simone le soluzioni stanno nei gesti semplici di empatia tra gli uomini e che la cura sta nella riparazione (sa paradura)".