Il concetto di rivoluzione passiva, messo a punto nei Quaderni del carcere, è sempre più diffuso e utilizzato da studiosi di tutto il mondo per la comprensione di processi storici e forme di dominio diverse degli ultimi secoli, tanto da poter essere considerato, alla stregua di quello di egemonia, uno dei contributi fondamentali di Gramsci al pensiero politico contemporaneo. In questa antologia si presentano dieci saggi di autori italiani e stranieri che a partire dagli anni '70 ne hanno approfondito il significato e ne hanno offerto interpretazioni originali. Nel loro insieme, gli scritti presenti nel volume tracciano un panorama che permette di apprezzare la portata analitica e il valore euristico di un concetto denso e complesso, che descrive l'iniziativa dall'alto delle classi dominanti per cercare di perpetuare la passività delle classi subalterne senza rinunciare ai necessari mutamenti sociali e politici.