La figura del viceré Francisco de Benavides, colto mecenate e raffinato collezionista, ha generato finora un limitato interesse storiografico. Questo libro mira a colmare questa lacuna ponendosi sostanzialmente due obiettivi: indagare il ruolo della corte napoletana non solo come centro di potere, ma anche come nucleo ideologico e divulgatore di valori culturali; e affrontare questa analisi in modo tematico (piuttosto che cronologico, come è più usuale negli studi di questa natura) con strumenti che includono la storia sociale dell'arte e del collezionismo, l'iconologia, la storia del gusto e la ricerca archivistica.