Un originale romanzo di formazione autobiografico, un diario di una giovinezza avvincente come un racconto, ricco di ricordi ed episodi di grande valore storico. Nella Torino sospesa tra il decollo industriale e l'origine del movimento del '68, un ragazzo cerca la sua identità: cosa credere - tra il cattolicesimo impegnato, il protestantesimo calvinista, il marxismo scientifico; cosa studiare - tra la filosofia, l'economia e la matematica; chi seguire - tra maestri che s'impegnano a rinnovare la cultura italiana. Il libro dipinge un quadro ricchissimo di incontri con personaggi che hanno risvegliato il Paese: Ludovico Geymonat, Raniero Panzieri, Umberto Eco e Gianni Vattimo, Goffredo Fofi, Norberto Bobbio, Paolo Sylos Labini, don Milani, preti operai, i primi informatici, i nuovi manager della Fiat. Il ragazzo che al liceo trovava soddisfazione solo nella pallacanestro diventerà così un matematico di caratura internazionale, che ha contribuito al rilancio degli studi di logica in Italia.