Shô, un ragazzo con tanti muscoli e poco cervello, ha appena compiuto sedici anni e sta festeggiando il suo compleanno di notte, da solo in un parco pubblico, quando incontra una sua compagna di classe che se ne va curiosamente in giro con un pacchetto di prosciutto tra le mani. Anche lei sta festeggiando in solitudine il proprio compleanno. La ragazza, da tutti conosciuta con l'inquietante soprannome di Morfina, è un'anima fragile che dietro comportamenti eccessivi, fatti di buffonerie, stravaganze e trovate originali, nasconde un doloroso segreto. I due, insieme a Mayû, una ninfetta mangia-uomini, partecipano a una sorta di triangolo amoroso dal sapore profondamente adolescenziale, dove i palpiti del cuore si mescolano a paure e capricci. I veri protagonisti del romanzo sembrano essere l'alienazione, l'incomunicabilità, la natura mortifera dei social network in cui le relazioni interpersonali, soprattutto quelle dei più giovani, sono inevitabilmente destinate ad arenarsi nelle secche di una comunicazione superficiale, un chiacchiericcio insignificante che a stento riesce a coprire il silenzio della solitudine e l'afasia dell'anima.