Il volume ricostruisce le persecuzioni e reintegrazioni dei «perseguitati dai fascismi» in un'ottica comparata, attraverso l'analisi delle storiografie dei quattro Paesi indagati, e cioè di Francia, Germania, Austria e Italia. L'arco temporale affrontato si snoda dalla salita al potere di Benito Mussolini sino ai giorni a noi più vicini, dato che i risarcimenti, le restituzioni dei beni e gli indennizzi alle «vittime» dei regimi incorsi tra le due guerre mondiali rappresentano una questione ancora aperta e di rilievo internazionale. Dall'analisi affiora il decisivo ruolo del fascismo italiano nell'imprimere modelli persecutori che ebbero effetti di ricaduta anche negli altri Paesi oggetto del volume, mentre nel dopoguerra la riabilitazione delle «vittime» venne pensata per prima dagli Alleati. Le élites politiche post-fasciste puntarono dal canto loro a reintegrarle, nella misura del possibile, «nella posizione in cui si sarebbero trovat[e] se la persecuzione non fosse stata [mai] attuata».