È molto sottile, quasi impercettibile, la linea d'ombra che percorre lo sguardo di Marco Pesaresi sull'oggetto a fuoco nell'obiettivo. Non è evidente né dichiarata e vaporizza immediatamente la sua ragione logica nella sensazione. Che ti travolge perché è potente anche se non ha peso specifico. Se l'intera sua produzione ufficiale, quella più matura soprattutto di Underground e di Rimini, ne è straordinario manifesto, questi suoi scatti inediti sotto il cielo plumbeo del funerale di Federico Fellini annunciano una tecnica e una poetica inconfondibili e personali. Un'impronta digitale.