«C'è nella raccolta di racconti brevi dell'artista Alfredo Lucifero, dal titolo "Riflessi dell'anima", una poetica sottesa, nella quale è presente una preziosa miscellanea di arcano, surreale, dal tocco sperimentale, che affronta la vita stessa dell'artista, già degna di nota, per l'immane lavoro letterario compiuto, come testimoniano i numerosi premi assegnati dalle giurie e dalla critica. Ma questa volta a prevalere è un lucido spaesamento consapevole e ragionato, del sé più profondo che si rafforza anche dal punto di vista formale, sempre più sintetico e fratto, dove fluiscono temi secondo la cifra di una intellegibile pensosità esistenziale-filosofica-religiosa, di chi nella vita reale si è trovato ad accumulare una esperienza bellissima, non comune, ma anche complicata, in modo tale da possedere una carica di realtà emotive tali da trasformare, in arte, una via multidirezionale dallo stesso nucleo ispiratore, fatta di improvvise lacerazioni, di circonluzioni labirintiche che sono presenti, come sdoppiamenti di personalità, nel tempo e nello spazio, di se stesso, in realtà molto diverse, espresse con un linguaggio rivolto ad un possibile interlocutore, fino a sfiorare un incoercibile sogno, poiché l'altro da sé vuole inviare un ben altro messaggio di carattere spirituale e religioso. In tal senso, i racconti brevi, realizzati con la tecnica dell'incipit e dell'explicit, contenenti la storia stessa, con valore propedeutico al fine di indurre la funzione del dubbio anche nel lettore, poiché il porre domande e ricercare il senso della vita è stimolo ed induzione pedagogica (...)» (dalla prefazione di Lia Bronzi)