In questo romanzo a blocchi che si è auto-costruito mettendo insieme alcune lettere virtuali che l'autore ha scritto e condiviso in anteprima con alcuni fidàti lettori meritevoli e attenti, viene indagato lo «iato», ovvero quello spazio metafisico che distingue l'io dal noi, il tu dal voi, il lei dal loro. Sono tante le immagini tratte da una vita «surreale» da cui lo scrivente prende spunto, per dimostrare la sua tesi che l'esistenza è un mistero pressoché incomprensibile tracciato su uno sfondo universale che ci contiene tutti e a cui nessuno può sfuggire: l'amore. Se è vero che uno può sempre distinguere tra amore umano basato sull'ego, espressione della limitatezza intrinseca della sua realtà mortale, e amore puro, espressione della realtà divina che è in ogni cosa, è anche vero che una tale coscienza così evoluta va conquistata per mezzo dell'esperienza e di uno sguardo attento, che sia capace di oscillare armoniosamente tra ciò che è stato già visto ed è rimasto impresso nei banchi della propria memoria cellulare, e ciò che abbiamo davanti ed è ancóra tutto da scoprire, sebbene si ripeta e si consolidi continuamente, senza stancarsi mai.