"Verso mezzogiorno fui assalito da circa trenta teppisti che con violenza mi condussero nella sede del fascio e dopo avermi bastonato mi costrinsero ad ingoiare 200 grammi di olio di ricino... Nel carcere del Castello Svevo seppi dell'arresto di molti altri compagni e fui condannato a 5 anni di confino a Lipari il 30 settembre 1928". Tra i confinati Carlo Rosselli e molti compagni pugliesi e lombardi. "Nel mese di ottobre del 1924 avemmo il nostro Congresso provinciale che fu tenuto a casa mia con la presenza del compagno Togliatti, il Comitato Federale riuscì composto da Capozzi, Di Tullio, Pastore, Dentamaro e Italiano". "...solo in quelle sezioni la nostra lista raccolse la maggioranza dei voti...potemmo mandare in Parlamento il compagno detenuto il fornaio Carmine Giorgio di Minervino, al quale il giorno dopo insieme al compagno Voccoli telegrafai al carcere della sua elezione".