"Ricomincio da tre. Napoli in festa" di Sergio Siano non è solo una raccolta di fotografie di una città celebrante, è un racconto, vivido ed emozionante, di un popolo e la sua capacità di onorare una passione, o meglio, una religione: il calcio. Le giornate dei festeggiamenti a Napoli per i suoi tre scudetti - 1987, 1990, 2023 -, osservate con l'occhio attento di Sergio Siano, prendono vita attraverso scatti in cui emergono colori e suoni di un'intera città implacabile. Lo stesso Siano racconta: «fotografavo la mia città sopra e sotto, in lungo e largo da due anni, ma non l'avevo mai vista così colorata, felice, così unita. Persone di ogni età, ceto e condizione, ricco o povero dei quartieri partenopei, sui balconi e le finestre di qualsiasi strada e nei vicoli lunghi o corti, storti o ciechi avevano tutti lo stesso sorriso, tutti volevano partecipare alla festa della città che mai aveva vissuto prima, anche quelli che non avevano le forze, furono aiutati e qualcuno pensò di sfruculiare persino i morti». Esistono libri che, come scatole cinesi, ne contengono altri. Raccontare i due scudetti di Maradona e ora questo vuol dire far riemergere il cuore vivo della città. Lo sport a tutti i livelli è un legante portentoso di vita e cultura; e lungo l'archetto cronologico tra i tre scudetti s'incontrano e scontrano volti, gesti e i luoghi della Napoli passata e futura. Ma se in tanti hanno provato e continuano a sforzarsi di sintetizzare, tra immagini e parole, l'unica città europea che muti pelle ogni giorno senza snaturarsi, pure bisogna ammettere che pochi ci sono riusciti al pari dei maestri della fotografia. Tra questi un ruolo di primissimo piano lo ha assunto, guadagnando i galloni sul campo da quarant'anni, un testimone e poeta dell'obiettivo come Sergio Siano. E per orientare nella giusta direzione questo nuovo cannocchiale napoletano non si poteva non confidare nel talento e nella vena inesauribili di uno scrittore come Maurizio de Giovanni.