Il confronto tra Ricoeur e Freud consente di individuare il luogo più adeguato in cui l'esperienza etica può venire a parola: la tragedia. In essa possono confluire le componenti più importanti dell'agire: i sentimenti, la storia personale e comunitaria, l'identità narrativa, la dimensione poetica dell'esistenza, il rapporto alle istituzioni, ma anche l'esigenza di superare il livello del dovere aprendosi alla dimensione più profonda e misteriosa dell'agire come l'amore, il desiderio, il dono e il perdono. Il filo rosso della proposta etica di Ricoeur è il suo carattere "estetico" teso a rilevare la bellezza di una vita buona, animata dal desiderio di realizzare le proprie possibilità nell'incontro con l'altro.