L'autore torna in questo libro sul concetto di resilienza, interpretando la resilienza come pazienza, ma proponendone una nuova accezione: la pazienza senza virtù basata sulla responsabilità. È la possibilità esistenziale che ci rende capaci di affrontare le crisi della pandemia «uscendone migliori», apprendendo una forma di convivenza con i virus delle future probabili pandemie, e una nuova forma di convivenza tra gli umani che li renda desiderosi di diventare sempre più umani.