Nel fatiscente reparto n. 6 di un ospedale della provincia russa, un paziente affetto da disturbo paranoide di persecuzione spicca per la sua intelligenza tra il manipolo di degenti. Al reparto viene intanto assegnato un nuovo dottore, Andrej Efimyc Ragin, la cui sfiducia sulle condizioni della sanità russa e sul mondo in generale lo portano a costruirsi un'ideale dimensione interiore. Mentre i giorni passano, il dottore rimane conquistato dall'eloquenza e dall'ingegno del suo interlocutore con il quale si ferma sempre più spesso a ragionare di filosofia e dei massimi sistemi, cercando di convincere il paziente che l'unica soluzione possibile per una vita dignitosa sia una pacata accettazione degli eventi. Ma il labile confine tra follia e razionalità può sfaldarsi fino a confondersi. Il volume contiene anche i racconti "Nemici" e "La Morte dell'Impiegato".