Prima di partire per il Brasile, dove tuttora vive e lavora, il giovane Gianni Ratto, nato a Milano nel 1916, firmò nella sua città d'origine scene e costumi di allestimenti rimasti leggendari. Con Strehler ha condiviso l'apertura del Piccolo Teatro ("L'albergo dei poveri" di Gor'kij) e, ripercorrendo la cronologia degli allestimenti operistici realizzati dal regista, sarà una presenza fissa al suo fianco. Insieme ebbero una parte significativa nella stagione della riapertura del Teatro alla Scala, debuttandovi con "La traviata" nel 1947 e, in seguito, realizzando gli allestimenti di "Il matrimonio segreto" nel 1949, "Lulù" e "Don Pasquale" nel 1950, "L'elisir d'amore", "La collina" di Peregallo e "Giuditta" di Honegger nel 1951.