Questo elaborato, nella sua seconda versione aggiornata a dicembre 2018, si propone di sviluppare un'analisi del Rating di Legalità (di seguito anche Rating), strumento di premialità per le imprese virtuose lanciato da Governo e Parlamento ed inserito nelle leggi di conversione del "Decreto Liberalizzazioni" (L. 27/2012) e del "Decreto Commissioni Bancarie" (L.62/2012). Il Rating di Legalità nasce con l'obiettivo di promuovere l'adozione di comportamenti etici e trasparenti da parte delle organizzazioni imprenditoriali, per tradursi poi in benefici concreti quali, ad esempio, un migliore accesso al credito bancario e in migliori possibilità di accesso ai finanziamenti pubblici. Dalla sua introduzione, nel 2012 ad oggi, il Rating è stato incluso in un numero crescente di bandi ed iniziative e, con il varo del d.lgs. n. 50 del 18 aprile 2016 - pubblicato in Gazzetta ufficiale il 19 aprile ed entrato in vigore nella medesima data - è stato introdotto come criterio premiale anche nel nuovo Codice degli Appalti e delle Concessioni. Alla data in cui si scrive è in corso una rivisitazione del Codice Appalti. Il Rating di Legalità si sta affermando in un momento in cui le imprese nazionali operano in uno scenario economico e sociale ancora fortemente caratterizzato dalla coda di una pesante crisi economica. Il legislatore lo ha inteso quale mezzo volto ad incentivare la partecipazione al mercato di organizzazioni il cui comportamento sia trasparente, virtuoso e sano, non solamente dal punto di vista economico e finanziario, ma anche per quanto attiene alla sfera della Responsabilità Sociale e, più in generale, delle responsabilità dimostrate verso tutti i portatori di interesse e la comunità in cui un'organizzazione è inserita ed opera.