Corre l'anno 1978 e Radisol è un diciottenne che non ha bisogno di chiudere gli occhi per sognare la rivoluzione. Nell'Italia del rapimento di Aldo Moro, lo stesso paese in cui Sandro Pertini sostituisce Giovanni Leone alla presidenza della Repubblica, vengono chiusi i manicomi e legalizzato l'aborto, la primigenia diffusione dell'eroina nelle strade sembra essere in realtà l'unico strumento nelle mani dei custodi dell'ordine pubblico per cercare di tenere a bada un'insorgenza giovanile senza precedenti. «Gli unici a smutandare i pezzi grossi che se la comandano», racconta Alfredo Facchini nel suo romanzo, «sono forse cento, duecento, trecentomila indesiderati che si sono messi in testa di prendere tutti per il collo. Per il "Corso della Storia" sono sboccati, insofferenti, per niente fotogenici». Radisol è uno di loro.